G - EP gl nren
325 - EP gl ren
kWh/m2 annui - Epi
- Epe
- Emis. Q. Zero
Residenziale
Vendita
160m²
Ristrutturato
Autonomo
Posto Auto Esterno
9
2
2
680
Camino, Terreno
Nella piana di Filattiera, nel caratteristico borgo di Migliarina, proponiamo questo splendido casale in sasso completamente indipendente e finemente ristrutturato con annesso terreno pianeggiante. La proprietà, completante ristrutturata è suddivisa in due piani, al piano superiore troviamo l'ingresso da cui si accede alla cucina abitabile e alla spaziosa sala dove c'è la stufa a legna. Sia dalla sala che dalla cucina si accede all'ampio balcone esterno da cui si può scendere in giardino. Completano il piano le due camere ed il bagno. Al piano inferiore si accede sia dall'esterno che da scala interna. Troviamo al piano terra una cantina, un locale deposito, un cucinotto, il bagno ed una spaziosa e molto accogliente taverna dove c'è il camino, e il forno a legna, da una parte e il locale bar all'opposto. Questa proprietà è molto bella ed affascinante, unendo il fascino del sasso alle utilità della vita quotidiana e del confort. Gli infissi sono in legno con doppi vetri e le porte interne in legno massello. All'interno della proprietà c'è anche un pozzo di acqua. La casa rimane a soli 5 minuti dall'uscita dell'autostrada di Pontremoli. Tutti i servizi sono a portata di mano. In soli 40 minuti si raggiungono le località di mare e in un'ora le citta di Pisa e Parma. Nel comune di Filattiera.....Gli abitanti si chiamano Filattieresi. Di origini antichissime, lungo la via Francigena, nel I secolo a.C. si sviluppò una fattoria di epoca romana, un edificio difensivo, oggi scomparso, di un certo Surio che a causa dell'impaludamento della Val di Magra e della poco favorevole posizione strategica, si spostò nelle colline sovrastanti, lasciando la Pieve di Sorano a testimoniare della presenza stabile di abitanti nella piana di Filattiera. Attorno al 540 Belisario, generale dell'Imperatore d'Oriente Giustiniano, fece costruire uno sbarramento fortificato della valle per impedire ai Goti di scendere verso Roma. I Longobardi conquistarono comunque la Lunigiana interna. Nel XII secolo, Federico Barbarossa concesse questi territori alla famiglia Malaspina, che alla divisione del feudo degli eredi diretti, nel 1221, appartenne al ramo dello Spino Fiorito del Marchese Obizzino. Il dominio dei Malaspina terminò nel 1549 quando Manfredi Malaspina lo cedette a Firenze, per evitare la conquista da parte della Spagna. Per l'opposizione imperiale venne riconosciuto solo nel 1614 da Cosimo II Dè Medici, lasciando molti privilegi al figlio di Manfredi, Bernabò. Il dominio venne mantenuto dal Ducato di Toscana seguendone le sorti fiorentine sino all'unificazione d'Italia. Come per tutta la Lunigiana, l'economia è basata principalmente sulla coltivazione e l'allevamento, le sagre e fiere paesane attraggono il turista proveniente, principalmente, dai territori della Val di Magra e dello spezzino in genere.